obbligatorio indossare la mascherina durante l'intero incontro
Venerdi 30
ottobre |
evento partner organizzato dall'Università di Berna e
Biblioteca Nazionale Svizzera Nel mondo di Alice (Ceresa). Scrittura - pensiero - differenza. Giornata di studio (online) |
L'Archivio Svizzero di Letteratura e l'Istituto di Lingua e Letteratura italiana, Università di Berna hanno il piacere di invitarLa alla giornata di studio dedicata alla scrittrice Alice Ceresa. L'evento sarà diffuso online sulla piattaforma Zoom. È richiesta l’iscrizione
Alice Ceresa (1923–2001), scrittrice e traduttrice di origine ticinese ma vissuta a Roma per buona parte della sua esistenza, si è affermata nel 1967 con il romanzo sperimentale La figlia prodiga (Premio Viareggio, Opera prima) che fu accolto con plauso nel panorama culturale italiano. Distinguendosi per l’originalità del suo stile, Ceresa ha esplorato nella sua scrittura i vari territori della condizione femminile, pubblicando – accanto a traduzioni e scritti sparsi – soltanto una seconda opera narrativa in volume (Bambine, 1990) e lasciando molti inediti.
La giornata di studio si offre come occasione per approfondire l’opera e l’attività di Alice Ceresa da diverse prospettive, tenendo conto delle sue varie implicazioni letterarie, ideologiche e socio-culturali. Chiude la giornata l’incontro con la scrittrice italo-romanda Silvia Ricci Lempen dedicato al tema Alice Ceresa, la scrittura e il punto di vista femminista.
Alice Ceresa (1923–2001), scrittrice e traduttrice di origine ticinese ma vissuta a Roma per buona parte della sua esistenza, si è affermata nel 1967 con il romanzo sperimentale La figlia prodiga (Premio Viareggio, Opera prima) che fu accolto con plauso nel panorama culturale italiano. Distinguendosi per l’originalità del suo stile, Ceresa ha esplorato nella sua scrittura i vari territori della condizione femminile, pubblicando – accanto a traduzioni e scritti sparsi – soltanto una seconda opera narrativa in volume (Bambine, 1990) e lasciando molti inediti.
La giornata di studio si offre come occasione per approfondire l’opera e l’attività di Alice Ceresa da diverse prospettive, tenendo conto delle sue varie implicazioni letterarie, ideologiche e socio-culturali. Chiude la giornata l’incontro con la scrittrice italo-romanda Silvia Ricci Lempen dedicato al tema Alice Ceresa, la scrittura e il punto di vista femminista.
Alice Ceresa (Basilea 1923 - Roma 2001) nel 1950 si è trasferita dalla Svizzera a Roma, dove ha vissuto lavorando come traduttrice e consulente letteraria per Longanesi. Il suo esordio letterario avviene con La figlia prodiga (La Tartaruga 1967), cui seguirono La morte del padre (La Tartaruga 1979) e Bambine (Einaudi 1990). Nel 2007 Nottetempo ha stampato Piccolo dizionario dell'inuguaglianza femminile: una quarantina di voci che procedono da “Anima” a “Vita”, rivelando le insidie nascoste nelle parole, non solo nei confronti della donna, ma anche di tutte le creature che il linguaggio tende a squalificare. Cosí si scopre che “l’ANIMA è un organismo non soltanto invisibile, inodore, asonoro, impalpabile e insipido, ma anche razzista” e che “di femminile la SVIZZERA ha soltanto il nome”. “Per me”, scriveva la Ceresa alla sua traduttrice francese, “l’inuguaglianza femminile è ancorata nell’intera visione del mondo; ergo, se io faccio un dizionario, devo fare il giro anzitutto delle radici di quest’albero dell’inuguaglianza. Conclusione: il piccolo dizionario io non lo scrivo per le donne; lo scrivo perché va scritto”.