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Programmazione Casa della Letteratura
Inaugurazione ufficiale con l'On. Marina Carobbio, Presidente del Consiglio nazionale; On. Pelin Kandomir-Bordoli, Presidente del Gran Consiglio; On. Manuele Bertoli, consigliere di Stato; Ill.mo Marco Borradori, Sindaco della città di Lugano; e con i poeti Fabio Pusterla, Alberto Nessi, Prisca Agustoni, Pietro De Marchi, Antonio Rossi, Leo Tuor (Grigioni) e Jérôme Meizoz (Vallese). Conduce Fabiano Alborghetti, Presidente della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana. |
Farà gli onori di casa
Fabiano Alborghetti, Presidente Casa della Letteratura per la Svizzera italiana
Fabiano Alborghetti, Presidente Casa della Letteratura per la Svizzera italiana
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Biografie degli autori ospiti (in ordine alfabetico)
Prisca AGUSTONI (1975). Dal 2003 vive tra la Svizzera e il Brasile, dove insegna letteratura comparata e italiana all’università. È poeta, prosatrice, scrittrice per l’infanzia e traduttrice. È inoltre fondatrice e curatrice della casa editrice brasiliana «Sans Chapeau» e nella commissione scientifica e di programmazione del festival Chiassoletteraria. Scrive in italiano, portoghese, spagnolo e francese e trduce estensivamente autori svizzeri in portoghese-brasiliano. Tra le pubblicazioni in poesia si ricordano La Morsa (2007), Casa delle ossa (2010), Le Dénì (2012), Poesie scelte (2013), Un ciel provisoir (2015). Tra i numerosi libri in prosa, l'ultimo in lingua italiana è Cosa resta del bianco (2014)
Pietro DE MARCHI (1958), saggista, poeta e professore universitario italiano. Vive a Zurigo dal 1984, dove insegna all’università. Oltre a un volume di racconti, Ritratti levati dall’ombra (Casagrande, 2013), ha pubblicato alcune plaquettes e tre raccolte poetiche, tutte edite da Casagrande: Parabole smorzate e altri versi (1990-1999), con prefazione di Giorgio Orelli (1999); Replica (2006; Premio Schiller 2007) e recentemente La carta delle arance (2016; Premio Gottfried Keller, 2016). Un’ampia antologia delle sue poesie, con traduzione in tedesco, è stata curata da Christoph Ferber: Der Schwan und die Schaukel / Il cigno e l’altalena. Gedichte und Prosastücke 1990-2008, con postfazione di Fabio Pusterla (Limmat Verlag, 2009). Un’altra antologia, con traduzione in inglese, è stata curata da Marco Sonzogni: Here and not Elsewhere. Selected Poems 1990-2010 (Toronto, Guernica Editions, 2012).
Ha pubblicato inoltre vari studi di carattere filologico e critico, tra cui l’edizione delle Poesie milanesi di Francesco Bellati (All’insegna del Pesce d’Oro, 1996), i due volumi Dove portano le parole. Sulla poesia di Giorgio Orelli e altro Novecento (Manni, 2002) e Uno specchio di parole scritte. Da Parini a Pusterla, da Gozzi a Meneghello(Cesati, 2003).
Più recentemente ha curato l’edizione dei racconti inediti di Silvio Guarnieri, Lavori d’autunno (Manni, 2012) e il volume di Giorgio Orelli Tutte le poesie (Oscar Mondadori, 2015).
Jérôme MEIZOZ (1967) nasce a Martigny (Vallese) ed è professore associato all'Università di Losanna. È scrittore e critico letterario. Si è occupato di letteratura romanda del XVIII e del XX secolo. Tra gli esperti svizzeri di Charles Ferdinand Ramuz, è membro della fondazione allo scrittore dedicata ed ha collaborato all'edizione critica dei romanzi di Ramuz per la Bibliothèque de la Pléiade (Gallimard)
Oltre alle decine di testi scientifici e critici a sua firma si ricordano le pubblicazioni Morts ou vif (Libro della Fondazione Schiller, 2000), Jours rouges (2003), Rapport Amar (2006), Séismes (2013), Temps morts : une jeunesse jaciste 1937-1945 (2014 con la prefazione di Annie Ernaux), Saintes colères (2014), Haut Val des loups (2015), Faire le garçon (2017), Haute trahison (monologue) (2018); Nel 2018 gli viene conferito il Premio Svizzero di Letteratura.
Alberto NESSI (1940) è cresciuto a Chiasso e oggi vive a Bruzella in Valle di Muggio. È stato insegnante. È poeta e narratore. Le sue principali pubblicazioni sono, per la poesia: I giorni feriali (1969), Ai margini (1975) (le due raccolte sono state ristampate da Giampiero Casagrande, Lugano, nel 1988); presso Casagrande, Bellinzona: Rasoterra (1983), Il colore della malva (1992), Blu cobalto con cenere (2000); presso LietoColle, Faloppio: Iris viola (2004); presso Alla chiara fonte, Lugano: Ode di gennaio (2005). Una scelta delle sue poesie è stata pubblicata nel 2010 da Casagrande, Bellinzona, con il titolo Ladro di minuzie. Per la prosa: Terra matta (Dadò, Locarno 1984; quinta edizione 2005, con prefazione di Fabio Soldini) e, da Casagrande, Bellinzona: Tutti discendono (1989), Fiori d’ombra (1997), La Lirica (1998). La prossima settimana, forse (2008), Milò (2014). Ha curato l’antologia di testi e testimonianze sulla Svizzera italiana Rabbia di vento (Casagrande, Bellinzona 1986) ed è autore di libri realizzati in collaborazione con artisti. È tradotto in varie lingue. Gli è stato conferito il Gran premio svizzero di letteratura 2016.
Fabio PUSTERLA (1957). La prima raccolta di poesie, Concessione all’inverno, esce da Casagrande, a Bellinzona, nel 1985. Suscita il consenso immediato di critici e poeti. La sua poesia selvatica, luminosa, molto comprensibile, conquista il pubblico. Da allora, si succedono Bocksten, Le cose senza storia, Pietra sangue, Folla sommersa, Corpo stellare e Argéman. Nel Nervo di Arnold propone un ampio itinerario tra le pieghe più feconde della letteratura contemporanea. Significativa anche la sua amicizia con Philippe Jaccottet, celebre poeta francese di cui traduce varie opere: Il Barbagianni. L’ignorante, Alla luce d’inverno, E, tuttavia. Ha tradotto per Marcos y Marcos anche l’opera di Antoine Emaz, Sulla punta della lingua.
Ha ricevuto il Premio Montale (1986), il Premio Schiller (1986, 2000, 2011), il Premio Dessì (2009); i Premi Prezzolini (1994), Lionello Fiumi (2007) e Achille Marazza (2008) per la traduzione letteraria; il Premio Gottfried Keller (2007), il Premio svizzero di letteratura (2013) e il Premio Napoli (2013) per l’insieme dell’opera.
Fabio Pusterla vive ad Albogasio, sulla frontiera fra Italia e Svizzera, e insegna letteratura italiana al liceo e all’università.
Le sue opere sono state tradotte e pubblicate in molte lingue. Per Marcos y Marcos dirige anche la collana poetica Le Ali.
Alla sua figura e alla sua opera è dedicato lo splendido documentario Libellula gentile di Francesco Ferri.
Marcos y Marcos ha pubblicato le raccolte di poesia Pietra sangue, Bocksten, Folla Sommersa, Il nervo di Arnold, raccolta di saggi sulla poesia contemporanea, Le cose senza storia, Corpo stellare, Argéman e Cenere, o terra.
Antonio ROSSI (1952) ha studiato letteratura italiana alle Università di Friburgo (Svizzera) e di Firenze. Ha pubblicato le raccolte di poesie Ricognizioni (1979 poi 2001, prefazione di Giovanni Raboni), Diafonie (1995, prefazione di Stefano Agosti), Sesterno (2005) e Brevis altera (2015). In collaborazione con il pittore Samuele Gabai ha realizzato il volume di poesie e acqueforti Glyphé (1989); del 2017 è la cartella Aghifogli per le edizioni d’arte Josef Weiss, comprendente una serie di poesie accompagnate da acqueforti di Massimo Cavalli.
Si è occupato di poesia italiana del Quattro-Cinquecento, in particolare del poeta-musico Serafino Aquilano, delle cui opere ha curato l’edizione commentata (Le rime di Serafino Aquilano in musica, 1999, in collaborazione con Giuseppina La Face Bianconi; Strambotti, 2002; Sonetti e altre rime, 2005).
Ha tradotto la raccolta Gedichte (1909) di Robert Walser (Poesie. Con le illustrazioni di Karl Walser, 2000) e, del medesimo autore, una scelta di microgrammi (ospitata nel catalogo della mostra Robert Walser, I microgrammi, a cura di Antonio Rossi, con la collaborazione di Anna Fattori e Simone Soldini, Mendrisio, Casa Croci, 2015). Ha inoltre tradotto Sage (Leggenda) di Paul Wühr (a cura di Nanni Cagnone, con tempere su carta di Sandro Chia, 2015) e L’homme flottant (L’uomo flottante) di Jean Flaminien (2016). È stato tra i primi promotori della Casa della letteratura per la Svizzera italiana.
Abita ad Arzo (Canton Ticino).
Leo TUOR (1959) ha passato la sua infanzia a Rabius e a Disentis. Ha frequentato il liceo nella scuola abbaziale. Ha studiato, fra l’altro, filosofia e letteratura a Zurigo, Friburgo, Berlino. Ha conseguito il diploma di insegnante secondario, ed è stato per molti anni pastore di greggi sulla Greina. In inverno, Leo Tuor lavorava come documentalista presso la Radiotelevisione Romancia, a Coira, e all’edizione critica delle opere di Giacun Hasper Muoth. Nell’estate 2000 ha viaggiato come rappresentate della Svizzera assieme agli autori del Literatur Express Europa 2000, da Lisbona a Mosca. Accanto a diverse traduzioni ha pubblicato anche adattamenti musicali di singole opere sue. L’attività di scrittore di Leo Tuor comprende racconti, parecchi saggi e articoli come pure adattamenti teatrali e traduzioni tratte dalla letteratura mondiale per le Edizioni svizzere per la gioventù ESG. Leo Tuor è stato insignito di diverse distinzioni, fra cui il Premio Schiller e il Premio di Letteratura dei Grigioni, il premio della Fondazione UBS per la cultura per l’insieme delle sue opere e il Prix du Conseil International de la Chasse CIC, in Sudafrica. Vive con la teologa Christina Tuor-Kurth e i loro tre figli a Val, nella Val Sumvitg.
Leo Tuor è stato insignito di diverse distinzioni, fra cui il Premio Schiller e il Premio di Letteratura dei Grigioni, il premio della Fondazione UBS per la cultura per l’insieme delle sue opere e il Prix du Conseil International de la Chasse CIC, in Sudafrica.
Tra le numerose traduzioni in Svizzera ed all’estero si ricordano quelle in italiano edite da Casagrande: Giacumbert Nau (2008) e Caccia allo stambecco con Wittgenstein (2014)
Fabiano ALBORGHETTI (1970). Ha scritto di critica, fondato riviste, creato programmi radio, progetti in carceri, scuole e ospedali ed è promotore culturale. Grazie a Pro Helvetia e al Dipartimento federale degli affari esteri DFAE ha rappresentato la Svizzera nel mondo. Traduzioni di sue poesie sono apparse in volume, riviste o antologie in più di 10 lingue. Ha pubblicato 6 raccolte tra le quali Maiser (Premio Svizzero di Letteratura 2018). Farà gli onori di casa nelle vesti di Presidente della Casa della letteratura per la Svizzera italiana.
Prisca AGUSTONI (1975). Dal 2003 vive tra la Svizzera e il Brasile, dove insegna letteratura comparata e italiana all’università. È poeta, prosatrice, scrittrice per l’infanzia e traduttrice. È inoltre fondatrice e curatrice della casa editrice brasiliana «Sans Chapeau» e nella commissione scientifica e di programmazione del festival Chiassoletteraria. Scrive in italiano, portoghese, spagnolo e francese e trduce estensivamente autori svizzeri in portoghese-brasiliano. Tra le pubblicazioni in poesia si ricordano La Morsa (2007), Casa delle ossa (2010), Le Dénì (2012), Poesie scelte (2013), Un ciel provisoir (2015). Tra i numerosi libri in prosa, l'ultimo in lingua italiana è Cosa resta del bianco (2014)
Pietro DE MARCHI (1958), saggista, poeta e professore universitario italiano. Vive a Zurigo dal 1984, dove insegna all’università. Oltre a un volume di racconti, Ritratti levati dall’ombra (Casagrande, 2013), ha pubblicato alcune plaquettes e tre raccolte poetiche, tutte edite da Casagrande: Parabole smorzate e altri versi (1990-1999), con prefazione di Giorgio Orelli (1999); Replica (2006; Premio Schiller 2007) e recentemente La carta delle arance (2016; Premio Gottfried Keller, 2016). Un’ampia antologia delle sue poesie, con traduzione in tedesco, è stata curata da Christoph Ferber: Der Schwan und die Schaukel / Il cigno e l’altalena. Gedichte und Prosastücke 1990-2008, con postfazione di Fabio Pusterla (Limmat Verlag, 2009). Un’altra antologia, con traduzione in inglese, è stata curata da Marco Sonzogni: Here and not Elsewhere. Selected Poems 1990-2010 (Toronto, Guernica Editions, 2012).
Ha pubblicato inoltre vari studi di carattere filologico e critico, tra cui l’edizione delle Poesie milanesi di Francesco Bellati (All’insegna del Pesce d’Oro, 1996), i due volumi Dove portano le parole. Sulla poesia di Giorgio Orelli e altro Novecento (Manni, 2002) e Uno specchio di parole scritte. Da Parini a Pusterla, da Gozzi a Meneghello(Cesati, 2003).
Più recentemente ha curato l’edizione dei racconti inediti di Silvio Guarnieri, Lavori d’autunno (Manni, 2012) e il volume di Giorgio Orelli Tutte le poesie (Oscar Mondadori, 2015).
Jérôme MEIZOZ (1967) nasce a Martigny (Vallese) ed è professore associato all'Università di Losanna. È scrittore e critico letterario. Si è occupato di letteratura romanda del XVIII e del XX secolo. Tra gli esperti svizzeri di Charles Ferdinand Ramuz, è membro della fondazione allo scrittore dedicata ed ha collaborato all'edizione critica dei romanzi di Ramuz per la Bibliothèque de la Pléiade (Gallimard)
Oltre alle decine di testi scientifici e critici a sua firma si ricordano le pubblicazioni Morts ou vif (Libro della Fondazione Schiller, 2000), Jours rouges (2003), Rapport Amar (2006), Séismes (2013), Temps morts : une jeunesse jaciste 1937-1945 (2014 con la prefazione di Annie Ernaux), Saintes colères (2014), Haut Val des loups (2015), Faire le garçon (2017), Haute trahison (monologue) (2018); Nel 2018 gli viene conferito il Premio Svizzero di Letteratura.
Alberto NESSI (1940) è cresciuto a Chiasso e oggi vive a Bruzella in Valle di Muggio. È stato insegnante. È poeta e narratore. Le sue principali pubblicazioni sono, per la poesia: I giorni feriali (1969), Ai margini (1975) (le due raccolte sono state ristampate da Giampiero Casagrande, Lugano, nel 1988); presso Casagrande, Bellinzona: Rasoterra (1983), Il colore della malva (1992), Blu cobalto con cenere (2000); presso LietoColle, Faloppio: Iris viola (2004); presso Alla chiara fonte, Lugano: Ode di gennaio (2005). Una scelta delle sue poesie è stata pubblicata nel 2010 da Casagrande, Bellinzona, con il titolo Ladro di minuzie. Per la prosa: Terra matta (Dadò, Locarno 1984; quinta edizione 2005, con prefazione di Fabio Soldini) e, da Casagrande, Bellinzona: Tutti discendono (1989), Fiori d’ombra (1997), La Lirica (1998). La prossima settimana, forse (2008), Milò (2014). Ha curato l’antologia di testi e testimonianze sulla Svizzera italiana Rabbia di vento (Casagrande, Bellinzona 1986) ed è autore di libri realizzati in collaborazione con artisti. È tradotto in varie lingue. Gli è stato conferito il Gran premio svizzero di letteratura 2016.
Fabio PUSTERLA (1957). La prima raccolta di poesie, Concessione all’inverno, esce da Casagrande, a Bellinzona, nel 1985. Suscita il consenso immediato di critici e poeti. La sua poesia selvatica, luminosa, molto comprensibile, conquista il pubblico. Da allora, si succedono Bocksten, Le cose senza storia, Pietra sangue, Folla sommersa, Corpo stellare e Argéman. Nel Nervo di Arnold propone un ampio itinerario tra le pieghe più feconde della letteratura contemporanea. Significativa anche la sua amicizia con Philippe Jaccottet, celebre poeta francese di cui traduce varie opere: Il Barbagianni. L’ignorante, Alla luce d’inverno, E, tuttavia. Ha tradotto per Marcos y Marcos anche l’opera di Antoine Emaz, Sulla punta della lingua.
Ha ricevuto il Premio Montale (1986), il Premio Schiller (1986, 2000, 2011), il Premio Dessì (2009); i Premi Prezzolini (1994), Lionello Fiumi (2007) e Achille Marazza (2008) per la traduzione letteraria; il Premio Gottfried Keller (2007), il Premio svizzero di letteratura (2013) e il Premio Napoli (2013) per l’insieme dell’opera.
Fabio Pusterla vive ad Albogasio, sulla frontiera fra Italia e Svizzera, e insegna letteratura italiana al liceo e all’università.
Le sue opere sono state tradotte e pubblicate in molte lingue. Per Marcos y Marcos dirige anche la collana poetica Le Ali.
Alla sua figura e alla sua opera è dedicato lo splendido documentario Libellula gentile di Francesco Ferri.
Marcos y Marcos ha pubblicato le raccolte di poesia Pietra sangue, Bocksten, Folla Sommersa, Il nervo di Arnold, raccolta di saggi sulla poesia contemporanea, Le cose senza storia, Corpo stellare, Argéman e Cenere, o terra.
Antonio ROSSI (1952) ha studiato letteratura italiana alle Università di Friburgo (Svizzera) e di Firenze. Ha pubblicato le raccolte di poesie Ricognizioni (1979 poi 2001, prefazione di Giovanni Raboni), Diafonie (1995, prefazione di Stefano Agosti), Sesterno (2005) e Brevis altera (2015). In collaborazione con il pittore Samuele Gabai ha realizzato il volume di poesie e acqueforti Glyphé (1989); del 2017 è la cartella Aghifogli per le edizioni d’arte Josef Weiss, comprendente una serie di poesie accompagnate da acqueforti di Massimo Cavalli.
Si è occupato di poesia italiana del Quattro-Cinquecento, in particolare del poeta-musico Serafino Aquilano, delle cui opere ha curato l’edizione commentata (Le rime di Serafino Aquilano in musica, 1999, in collaborazione con Giuseppina La Face Bianconi; Strambotti, 2002; Sonetti e altre rime, 2005).
Ha tradotto la raccolta Gedichte (1909) di Robert Walser (Poesie. Con le illustrazioni di Karl Walser, 2000) e, del medesimo autore, una scelta di microgrammi (ospitata nel catalogo della mostra Robert Walser, I microgrammi, a cura di Antonio Rossi, con la collaborazione di Anna Fattori e Simone Soldini, Mendrisio, Casa Croci, 2015). Ha inoltre tradotto Sage (Leggenda) di Paul Wühr (a cura di Nanni Cagnone, con tempere su carta di Sandro Chia, 2015) e L’homme flottant (L’uomo flottante) di Jean Flaminien (2016). È stato tra i primi promotori della Casa della letteratura per la Svizzera italiana.
Abita ad Arzo (Canton Ticino).
Leo TUOR (1959) ha passato la sua infanzia a Rabius e a Disentis. Ha frequentato il liceo nella scuola abbaziale. Ha studiato, fra l’altro, filosofia e letteratura a Zurigo, Friburgo, Berlino. Ha conseguito il diploma di insegnante secondario, ed è stato per molti anni pastore di greggi sulla Greina. In inverno, Leo Tuor lavorava come documentalista presso la Radiotelevisione Romancia, a Coira, e all’edizione critica delle opere di Giacun Hasper Muoth. Nell’estate 2000 ha viaggiato come rappresentate della Svizzera assieme agli autori del Literatur Express Europa 2000, da Lisbona a Mosca. Accanto a diverse traduzioni ha pubblicato anche adattamenti musicali di singole opere sue. L’attività di scrittore di Leo Tuor comprende racconti, parecchi saggi e articoli come pure adattamenti teatrali e traduzioni tratte dalla letteratura mondiale per le Edizioni svizzere per la gioventù ESG. Leo Tuor è stato insignito di diverse distinzioni, fra cui il Premio Schiller e il Premio di Letteratura dei Grigioni, il premio della Fondazione UBS per la cultura per l’insieme delle sue opere e il Prix du Conseil International de la Chasse CIC, in Sudafrica. Vive con la teologa Christina Tuor-Kurth e i loro tre figli a Val, nella Val Sumvitg.
Leo Tuor è stato insignito di diverse distinzioni, fra cui il Premio Schiller e il Premio di Letteratura dei Grigioni, il premio della Fondazione UBS per la cultura per l’insieme delle sue opere e il Prix du Conseil International de la Chasse CIC, in Sudafrica.
Tra le numerose traduzioni in Svizzera ed all’estero si ricordano quelle in italiano edite da Casagrande: Giacumbert Nau (2008) e Caccia allo stambecco con Wittgenstein (2014)
Fabiano ALBORGHETTI (1970). Ha scritto di critica, fondato riviste, creato programmi radio, progetti in carceri, scuole e ospedali ed è promotore culturale. Grazie a Pro Helvetia e al Dipartimento federale degli affari esteri DFAE ha rappresentato la Svizzera nel mondo. Traduzioni di sue poesie sono apparse in volume, riviste o antologie in più di 10 lingue. Ha pubblicato 6 raccolte tra le quali Maiser (Premio Svizzero di Letteratura 2018). Farà gli onori di casa nelle vesti di Presidente della Casa della letteratura per la Svizzera italiana.