Giorgio Orelli e Dante Una lunga fedeltà poetica e critica
Che cosa ha rappresentato la lettura di Dante per Giorgio Orelli? Stefano Prandi e Fabio Pusterla si soffermano sulla presenza della Divina commedia e delle altre opere dantesche nella produzione del critico verbale e poeta
Con Stefano Prandi, filologo; Fabio Pusterla, poeta e saggista
Che cosa ha rappresentato la lettura di Dante per Giorgio Orelli? Stefano Prandi e Fabio Pusterla si soffermano sulla presenza della Divina commedia e delle altre opere dantesche nella produzione del critico verbale e poeta
Con Stefano Prandi, filologo; Fabio Pusterla, poeta e saggista
Stefano Prandi, nato a Ferrara nel 1961, ha studiato all’Università di Bologna. Dal 2001 al 2017 è stato titolare della cattedra di Letteratura italiana all’Università di Berna, e dall’autunno dello stesso anno è direttore dell’Istituto di studi italiani (ISI) a Lugano. In ambito medievale si è occupato in particolare di Dante e Petrarca. Assai estesa è inoltre la sua bibliografia di argomento rinascimentale, dedicata specialmente a Torquato Tasso. Si è occupato a più riprese anche della poesia del Novecento, con saggi su vari autori. Particolare importanza nella sua produzione scientifica riveste l’attività del commento, dal Galateo di Giovanni Della Casa (Einaudi, 2000) alla Commedia di Dante (La Scuola, 2005). Ha infine curato, con Corrado Bologna e Fabio Pusterla, il volume Tutti riceviamo un dono. Testi per festeggiare i dieci anni dell’Istituto di studi italiani (Casagrande, 2018).
Fabio Pusterla, nato a Mendrisio nel 1957, è poeta, traduttore e saggista e insegna letteratura italiana presso il Liceo di Lugano e l’Università della Svizzera italiana. Collabora a diverse riviste, tra cui i Quaderni italiani di poesia contemporanea, e dirige la collana poetica Le Ali dell’editore Marcos y Marcos. È autore, tra l’altro, di otto principali raccolte poetiche parzialmente riassunte nell’antologia Le terre emerse. Poesie 1985- 2008 (Einaudi, 2009), cui hanno fatto seguito Corpo Stellare (2010), Argéman (2014) e Cenere, o terra (2018), tutti e tre pubblicati da Marcos y Marcos. Le sue opere sono state tradotte nelle principali lingue europee e hanno ottenuto numerosi riconoscimenti. A Fabio Pusterla sono stati dedicati il documentario di Danilo Catti Salamandre, gatti ciechi, rotaie (1998) e quello di Francesco Ferri, Libellula gentile (2018).
Fabio Pusterla, nato a Mendrisio nel 1957, è poeta, traduttore e saggista e insegna letteratura italiana presso il Liceo di Lugano e l’Università della Svizzera italiana. Collabora a diverse riviste, tra cui i Quaderni italiani di poesia contemporanea, e dirige la collana poetica Le Ali dell’editore Marcos y Marcos. È autore, tra l’altro, di otto principali raccolte poetiche parzialmente riassunte nell’antologia Le terre emerse. Poesie 1985- 2008 (Einaudi, 2009), cui hanno fatto seguito Corpo Stellare (2010), Argéman (2014) e Cenere, o terra (2018), tutti e tre pubblicati da Marcos y Marcos. Le sue opere sono state tradotte nelle principali lingue europee e hanno ottenuto numerosi riconoscimenti. A Fabio Pusterla sono stati dedicati il documentario di Danilo Catti Salamandre, gatti ciechi, rotaie (1998) e quello di Francesco Ferri, Libellula gentile (2018).