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evento partner organizzato col Seetaler Poesiesommer
Silenzio, parla il muto! Presentazione del romanzo "Il muto" di Otto F. Walter. Con Sarina Reina (traduttrice) e Ulrich Suter (Seetaler Poesiesommer). Letture di Cornelia Masciadri. |
Per la prima volta in italiano il romanzo d’esordio (1959) di Otto F. Walter: una struggente rappresentazione di un difficile rapporto padre-figlio nell’insolita cornice di una Svizzera operaia poco conosciuta.
A parlarne sarà la traduttrice, Sarina Reina, in dialogo con Ulrich Suter del Seetaler Poesiesommer. Letture a cura di Cornelia Masciadri.
Otto F. Walter. Chi era?
Otto F. Walter (1928 – 1994), ultimo di nove figli si avvicina al mondo dei libri piuttosto presto: dapprima con un apprendistato e al contempo come volontario in una stamperia a Colonia. Siamo alla fine degli anni ’40 e l’editoria gli è nel sangue, grazie soprattutto al padre che nel 1916 fonda a Olten la Walter Verlag della quale Otto F. Walter diverrà direttore nel 1956 portandola a essere la più innovativa e coraggiosa casa editrice in Svizzera. Pubblicherà infatti autori come Peter Bichsel, Kurt Marti Alfred Andersch, Helmut Heissenbüttel, Alexander Kluge… La sorella di Otto è la poeta Silja Walter. I libri si respirano, e non solo a casa. Otto F. Walter è però dall’altra parte della barricata e l’attività editoriale è complessa: se Otto è per una letteratura moderna, d’avanguardia; gli altri soci dell’azienda sono conservatori e allineati a un cattolicesimo che poco si confà alle scelte ardite del programma editoriale che Otto persegue. Le loro strade si dividono nel 1967. La Walter Verlag perde il passo, rallenta (e nel 1990 verrà acquista dal gruppo Patmos). Seguiranno altre esperienze presso altri editori, sino al totale affrancamento della “professione alimentare” nel 1982 quando potrà vivere di sola scrittura. Otto F. Walter è infatti scrittore, ed è con la pubblicazione nel 1959 di “Der Stumme” (Il Muto) che la sua fama esplode, anche a livello internazionale; continua a pubblicare con regolarità: romanzi, racconti, pamphlet politici e opere teatrali.
Non solo editore e scrittore però. Otto F. Walter sarà in prima linea per la fondazione del Gruppo di Olten nel 1969 e, negli anni ’80, sarà tra i co-fondatori di quello che è oggi riconosciuto come il maggior festival letterario svizzero: Le giornate letterarie di Soletta. Proprio a Soletta si spegnerà nel settembre del 1994 a seguito di un cancro ai polmoni.
La sua opera, seppur tradotta estensivamente all’estero, poca luce (o nulla) ha visto in italiano. Il muto (ADV publishing, Lugano) arriva finalmente al pubblico italiano grazie alla traduzione di Sarina Reina che assieme a Ulrich Suter (Seetaler Poesiesommer) ripercorrerà la vita e l’opera di uno scrittore che è divenuto un’icona per la Svizzera e che il Ticino inizia a scoprire solo ora.
Ulteriori ospiti della serata di lettura e scoperta, saranno Christoph Rast (Stadt Bibliothek Olten) e Cornelia Masciadri (letture, in Italiano)
Il muto (sinossi)
Ottobre. In un cantiere tra le foreste del Giura dodici operai stanno costruendo un tratto di strada in condizioni climatiche avverse. L’obiettivo è il vicino valico montuoso e i tempi sono stretti. Ultimo arrivato al cantiere è Loth, un ragazzo di diciassette anni che ha perso la parola da bambino a seguito di un trauma.
Il muto crede di aver ritrovato il padre in uno degli artificieri. La volontà di farsi riconoscere dal padre è il filo conduttore che attraversa la narrazione e corre parallelo alla ricostruzione di una morte, anticipata in poche righe all’inizio del romanzo.
Mentre si adegua alla faticosa quotidianità della vita nel cantiere, dove solitudini diverse convivono in un’atmosfera tesa e sospesa, il ragazzo è combattuto fra sentimenti di paura e amore nei confronti del padre. Sull’intera squadra incombe la minaccia della neve e tra loro si fa strada il desiderio di rimandare alla primavera la conclusione dei lavori e soprattutto la pericolosa esplosione che dovrà rimuovere un grosso sperone di roccia. Il furto di una tanica di benzina e un processo farsa per individuare il ladro offrono a Loth un’opportunità per proteggere il padre e, forse, ritrovarlo.
Il romanzo è costruito alternando la voce del narratore alla prospettiva di ciascun operaio, cui il narratore si rivolge in seconda persona creando una versione corale dei fatti che rende ancora più avvincente la trama di uno dei romanzi svizzeri più amati del dopoguerra.
A parlarne sarà la traduttrice, Sarina Reina, in dialogo con Ulrich Suter del Seetaler Poesiesommer. Letture a cura di Cornelia Masciadri.
Otto F. Walter. Chi era?
Otto F. Walter (1928 – 1994), ultimo di nove figli si avvicina al mondo dei libri piuttosto presto: dapprima con un apprendistato e al contempo come volontario in una stamperia a Colonia. Siamo alla fine degli anni ’40 e l’editoria gli è nel sangue, grazie soprattutto al padre che nel 1916 fonda a Olten la Walter Verlag della quale Otto F. Walter diverrà direttore nel 1956 portandola a essere la più innovativa e coraggiosa casa editrice in Svizzera. Pubblicherà infatti autori come Peter Bichsel, Kurt Marti Alfred Andersch, Helmut Heissenbüttel, Alexander Kluge… La sorella di Otto è la poeta Silja Walter. I libri si respirano, e non solo a casa. Otto F. Walter è però dall’altra parte della barricata e l’attività editoriale è complessa: se Otto è per una letteratura moderna, d’avanguardia; gli altri soci dell’azienda sono conservatori e allineati a un cattolicesimo che poco si confà alle scelte ardite del programma editoriale che Otto persegue. Le loro strade si dividono nel 1967. La Walter Verlag perde il passo, rallenta (e nel 1990 verrà acquista dal gruppo Patmos). Seguiranno altre esperienze presso altri editori, sino al totale affrancamento della “professione alimentare” nel 1982 quando potrà vivere di sola scrittura. Otto F. Walter è infatti scrittore, ed è con la pubblicazione nel 1959 di “Der Stumme” (Il Muto) che la sua fama esplode, anche a livello internazionale; continua a pubblicare con regolarità: romanzi, racconti, pamphlet politici e opere teatrali.
Non solo editore e scrittore però. Otto F. Walter sarà in prima linea per la fondazione del Gruppo di Olten nel 1969 e, negli anni ’80, sarà tra i co-fondatori di quello che è oggi riconosciuto come il maggior festival letterario svizzero: Le giornate letterarie di Soletta. Proprio a Soletta si spegnerà nel settembre del 1994 a seguito di un cancro ai polmoni.
La sua opera, seppur tradotta estensivamente all’estero, poca luce (o nulla) ha visto in italiano. Il muto (ADV publishing, Lugano) arriva finalmente al pubblico italiano grazie alla traduzione di Sarina Reina che assieme a Ulrich Suter (Seetaler Poesiesommer) ripercorrerà la vita e l’opera di uno scrittore che è divenuto un’icona per la Svizzera e che il Ticino inizia a scoprire solo ora.
Ulteriori ospiti della serata di lettura e scoperta, saranno Christoph Rast (Stadt Bibliothek Olten) e Cornelia Masciadri (letture, in Italiano)
Il muto (sinossi)
Ottobre. In un cantiere tra le foreste del Giura dodici operai stanno costruendo un tratto di strada in condizioni climatiche avverse. L’obiettivo è il vicino valico montuoso e i tempi sono stretti. Ultimo arrivato al cantiere è Loth, un ragazzo di diciassette anni che ha perso la parola da bambino a seguito di un trauma.
Il muto crede di aver ritrovato il padre in uno degli artificieri. La volontà di farsi riconoscere dal padre è il filo conduttore che attraversa la narrazione e corre parallelo alla ricostruzione di una morte, anticipata in poche righe all’inizio del romanzo.
Mentre si adegua alla faticosa quotidianità della vita nel cantiere, dove solitudini diverse convivono in un’atmosfera tesa e sospesa, il ragazzo è combattuto fra sentimenti di paura e amore nei confronti del padre. Sull’intera squadra incombe la minaccia della neve e tra loro si fa strada il desiderio di rimandare alla primavera la conclusione dei lavori e soprattutto la pericolosa esplosione che dovrà rimuovere un grosso sperone di roccia. Il furto di una tanica di benzina e un processo farsa per individuare il ladro offrono a Loth un’opportunità per proteggere il padre e, forse, ritrovarlo.
Il romanzo è costruito alternando la voce del narratore alla prospettiva di ciascun operaio, cui il narratore si rivolge in seconda persona creando una versione corale dei fatti che rende ancora più avvincente la trama di uno dei romanzi svizzeri più amati del dopoguerra.
Otto F. WALTER (1928-1994) è nato a Rickenbach nel cantone di Solothurn, ultimo di nove figli – una delle otto sorelle è stata la poetessa e scrittrice Silja Walter. Ha collaborato con varie case editrici, fra cui quella fondata dal padre (Walter Verlag) e la tedesca Luchterhand. A Der Stumme (1959), opera prima di successo internazionale, sono seguiti altri romanzi tradotti in più lingue tra cui Herr Tourel (1962), Die ersten Unruhen (1972), Wie wird Beton zu Gras (1979), Das Staunen der Schlafwandler am Ende der Nacht (1986), Die Verwilderung (1985) e Zeit des Fasan(1988), oltre a racconti, pamphlet politici e opere teatrali. È stato membro del Gruppo di Olten e del PEN-Zentrum Deutschland.
Sarina REINA, nata a Trieste da madre svizzera e padre italiano. Laureata alla Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di Trieste, con una tesi sull’autore svizzero E.Y. Meyer. Collabora con diverse case editrici, traducendo dal tedesco, dall’inglese e dallo spagnolo (Reinhold Schneider, Lisa Fittko, Birgit Vanderbeke, Thomas Glavinic, E.Y. Meyer, Otto F. Walter; Gertude Stein, Rebecca West, Ella Maillart; Ana Briongos). Vive a Trieste.
Ulrich SUTER nasce nel 1961; da vent’anni è il responsabile del Festival Seetaler Poesiesommer e di “Lyrik im Kloster”, scrive libri e poesie ("Literarische Innerschweiz", “Fäderliecht”), è ideatore e organizzatore di esposizioni e progetti artistici ("Giacometti & Pedretti", “musealia") e s’impegna per lo scambio culturale in Svizzera e con l’Europa. Vive a Schongau (Lucerna).
Cornelia MASCIADRI è attiva da oltre un decennio nel campo del teatro musicale. Vive a Hunzenschwil (Argovia). Per l’IG-Opera di Zofingen ha messo in scena Mozopera (2004), dirigibile Roberts (2007/08), Scena del crimine (2010); per l’Oper Schloss Hallwyl, La jolie fille de Perth (2006), il teatro-musicale Julia Gloor (limoni gialli - una vita su Facebook, nel 2010). Scrive inoltre drammaturgie.
Informazioni complete su http://www.masciadrimezzo.ch/index.php
Sarina REINA, nata a Trieste da madre svizzera e padre italiano. Laureata alla Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di Trieste, con una tesi sull’autore svizzero E.Y. Meyer. Collabora con diverse case editrici, traducendo dal tedesco, dall’inglese e dallo spagnolo (Reinhold Schneider, Lisa Fittko, Birgit Vanderbeke, Thomas Glavinic, E.Y. Meyer, Otto F. Walter; Gertude Stein, Rebecca West, Ella Maillart; Ana Briongos). Vive a Trieste.
Ulrich SUTER nasce nel 1961; da vent’anni è il responsabile del Festival Seetaler Poesiesommer e di “Lyrik im Kloster”, scrive libri e poesie ("Literarische Innerschweiz", “Fäderliecht”), è ideatore e organizzatore di esposizioni e progetti artistici ("Giacometti & Pedretti", “musealia") e s’impegna per lo scambio culturale in Svizzera e con l’Europa. Vive a Schongau (Lucerna).
Cornelia MASCIADRI è attiva da oltre un decennio nel campo del teatro musicale. Vive a Hunzenschwil (Argovia). Per l’IG-Opera di Zofingen ha messo in scena Mozopera (2004), dirigibile Roberts (2007/08), Scena del crimine (2010); per l’Oper Schloss Hallwyl, La jolie fille de Perth (2006), il teatro-musicale Julia Gloor (limoni gialli - una vita su Facebook, nel 2010). Scrive inoltre drammaturgie.
Informazioni complete su http://www.masciadrimezzo.ch/index.php