Gaza, gennaio 1974. Piper, inglese di origine, si trasferisce per un anno in Palestina con il marito, delegato per la Croce Rossa. Le settimane sono scandite dai venerdì sera al Beach Club, dai bagni in mare e dagli incontri fortuiti con la piccola Naïma. Piper fatica ad abituarsi agli sguardi indagatori della gente del posto, alla presenza costante dei militari, all’umidità, all’ozio e alla sabbia che si insinua dappertutto. Spesso sola per le assenze del marito, la donna scivola nella malinconia. Il rapporto di coppia s’incrina. Per fortuna ci sono il vecchio e talentuoso giardiniere Hadj, che da quella terra arida riuscirà a far spuntare i fiori, e la psichiatra Mona, senza marito né figli, per la quale Piper prova grande ammirazione. Basteranno queste presenze a salvarla dal torpore?
In “La moglie” Anne-Sophie Subilia rivela più che mai la profondità dell’ordinario. La lucidità che caratterizza la sua scrittura non concede nessuna attenuante ai suoi personaggi.
Presentazione del romanzo “La moglie” di Anne-Sophie Subilia
(Premio svizzero di letteratura 2023), tradotto dal francese (L’Épouse, Ed. Zoé) da Carlotta Bernardoni-Jaquinta.
Interventi di:
Anne-Sophie Subilia, scrittrice
Carlotta Bernardoni-Jaquinta, traduttrice
Moderazione:
Yari Bernasconi
segue aperitivo per brindare assieme la traduzione
Anne-Sophie Subilia. Svizzera e belga, Anne-Sophie Subilia vive a Losanna, dove è nata nel 1982. Ha studiato letteratura francese e storia all’Università di Ginevra. Si è laureata in scrittura letteraria all’Università delle Arti di Berna.
Scrive per opere collettive e riviste, per la radio e per il palcoscenico con Hyperborée, uno spettacolo ispirato a un viaggio lungo la costa groenlandese.
Poetessa e romanziera, è autrice di L’Épouse (Zoé, 2022), abrase (Empreintes, 2021, borsa di studio Pro Helvetia), Neiges intérieures (Zoé, 2020, Zoé poche 2022), Les hôtes (Paulette éditrice, 2018), Qui-vive (Paulette éditrice, 2016), Parti voir les bêtes (Zoé, 2016, Arthaud poche 2018, borsa Leenaards) e Jours d’agrumes (L’Aire, 2013, premio ADELF-AMOPA 2014).
Con L’Épouse vince il Premio svizzero di letteratura 2023.
Carlotta Bernardoni-Jaquinta si è laureata in letteratura francese e lingua e letteratura russa all’Università di Losanna, specializzandosi in letteratura comparata e traduzione letteraria. Traduttrice e moderatrice, collabora con diverse manifestazioni e istituzioni culturali.
Yari Bernasconi è nato a Lugano nel 1982. Ha studiato letteratura italiana e filologia romanza all’Università di Friburgo, dove ha ottenuto un dottorato nel 2013. È giornalista culturale per la Radio svizzera di lingua italiana e autore. Per la raccolta di poesie Nuovi giorni di polvere ha vinto il Premio Terra Nova 2016 della Fondazione Schiller e il Premio Castello di Villalta Poesia Giovani 2015. Nel 2022 è insignito del Premio Svizzero di Letteratura per la raccolta La casa vuota.
Vive a Hinterkappelen (BE).
In “La moglie” Anne-Sophie Subilia rivela più che mai la profondità dell’ordinario. La lucidità che caratterizza la sua scrittura non concede nessuna attenuante ai suoi personaggi.
Presentazione del romanzo “La moglie” di Anne-Sophie Subilia
(Premio svizzero di letteratura 2023), tradotto dal francese (L’Épouse, Ed. Zoé) da Carlotta Bernardoni-Jaquinta.
Interventi di:
Anne-Sophie Subilia, scrittrice
Carlotta Bernardoni-Jaquinta, traduttrice
Moderazione:
Yari Bernasconi
segue aperitivo per brindare assieme la traduzione
Anne-Sophie Subilia. Svizzera e belga, Anne-Sophie Subilia vive a Losanna, dove è nata nel 1982. Ha studiato letteratura francese e storia all’Università di Ginevra. Si è laureata in scrittura letteraria all’Università delle Arti di Berna.
Scrive per opere collettive e riviste, per la radio e per il palcoscenico con Hyperborée, uno spettacolo ispirato a un viaggio lungo la costa groenlandese.
Poetessa e romanziera, è autrice di L’Épouse (Zoé, 2022), abrase (Empreintes, 2021, borsa di studio Pro Helvetia), Neiges intérieures (Zoé, 2020, Zoé poche 2022), Les hôtes (Paulette éditrice, 2018), Qui-vive (Paulette éditrice, 2016), Parti voir les bêtes (Zoé, 2016, Arthaud poche 2018, borsa Leenaards) e Jours d’agrumes (L’Aire, 2013, premio ADELF-AMOPA 2014).
Con L’Épouse vince il Premio svizzero di letteratura 2023.
Carlotta Bernardoni-Jaquinta si è laureata in letteratura francese e lingua e letteratura russa all’Università di Losanna, specializzandosi in letteratura comparata e traduzione letteraria. Traduttrice e moderatrice, collabora con diverse manifestazioni e istituzioni culturali.
Yari Bernasconi è nato a Lugano nel 1982. Ha studiato letteratura italiana e filologia romanza all’Università di Friburgo, dove ha ottenuto un dottorato nel 2013. È giornalista culturale per la Radio svizzera di lingua italiana e autore. Per la raccolta di poesie Nuovi giorni di polvere ha vinto il Premio Terra Nova 2016 della Fondazione Schiller e il Premio Castello di Villalta Poesia Giovani 2015. Nel 2022 è insignito del Premio Svizzero di Letteratura per la raccolta La casa vuota.
Vive a Hinterkappelen (BE).