28 dicembre 1908: il piú devastante terremoto mai avvenuto in Europa rade al suolo Messina e Reggio Calabria.
Nadia Terranova attinge alla storia dello Stretto, il luogo mitico della sua scrittura, per raccontarci di una ragazza e di un bambino cui una tragedia collettiva toglie tutto, eppure dona un'inattesa possibilità. Quella di erigere, sopra le macerie, un'esistenza magari sghemba, ma piú somigliante all'idea di amore che hanno sempre immaginato. Perché mentre distrugge l'apocalisse rivela, e ci mostra nudo, umanissimo, il nostro bisogno di vita che continua a pulsare, ostinatamente. |
Nadia Terranova è nata a Messina nel 1978 e vive a Roma. Per Einaudi ha scritto i romanzi “Gli anni al contrario” (2015, vincitore di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l’americano The Bridge Book Award) e “Addio fantasmi” (2018, finalista al Premio Strega, vincitore del premio Subiaco Città del libro, del premio Alassio Centolibri, del premio Nino Martoglio e del premio Mario La Cava). Ha scritto anche diversi libri per ragazzi, tra cui “Bruno il bambino che imparò a volare” (Orecchio Acerbo 2012), “Casca il mondo” (Mondadori 2016) e “Omero è stato qui” (Bompiani 2019, selezionato nella dozzina del Premio Strega Ragazzi), e un saggio sulla letteratura per ragazzi, “Un’idea di infanzia” (ItaloSvevo 2019). Ha una rubrica su Vanity Fair, “Sirene”, in cui racconta storie di donne contemporanee.
Natascha Fioretti è nata in Germania, cresciuta bilingue italiano e tedesco, si è laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Cattolica di Milano con una tesi su Goethe e ha conseguito un Master in Nuove tecnologie applicate ai beni culturali presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’USI di Lugano.Per sei anni collaboratrice e project manager dell’Osservatorio europeo di giornalismo (EJO) dell’Università della Svizzera italiana, oggi è redattrice culturale di Rete Due, la radio culturale della RSI, presidente dei Corsi di giornalismo della Svizzera italiana e co-curatrice del Festival di letteratura e società PiazzaParola. Collabora regolarmente con i settimanali Azione, TicinoSette, ilCaffè e nella Svizzera tedesca con le riviste Edito e INLINE.
Modera diversi incontri e tavole rotonde e dal 2019 tiene una lezione sul panorama mediatico svizzero presso il laboratorio di Giornalismo internazionale dell’Università degli studi “l’Orientale” di Napoli. È segretaria operativa dell’Associazione Ticinese dei giornalisti della Svizzera italiana (ATG) e membro del comitato centrale di impressum, la Federazione dei giornalisti svizzeri.
Natascha Fioretti è nata in Germania, cresciuta bilingue italiano e tedesco, si è laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Cattolica di Milano con una tesi su Goethe e ha conseguito un Master in Nuove tecnologie applicate ai beni culturali presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’USI di Lugano.Per sei anni collaboratrice e project manager dell’Osservatorio europeo di giornalismo (EJO) dell’Università della Svizzera italiana, oggi è redattrice culturale di Rete Due, la radio culturale della RSI, presidente dei Corsi di giornalismo della Svizzera italiana e co-curatrice del Festival di letteratura e società PiazzaParola. Collabora regolarmente con i settimanali Azione, TicinoSette, ilCaffè e nella Svizzera tedesca con le riviste Edito e INLINE.
Modera diversi incontri e tavole rotonde e dal 2019 tiene una lezione sul panorama mediatico svizzero presso il laboratorio di Giornalismo internazionale dell’Università degli studi “l’Orientale” di Napoli. È segretaria operativa dell’Associazione Ticinese dei giornalisti della Svizzera italiana (ATG) e membro del comitato centrale di impressum, la Federazione dei giornalisti svizzeri.