«Sono ticinese, ma la mania svizzera italiana della migrazione familiare mi ha fatto nascere a Basilea dove ho frequentato le prime scuole elementari (tedesche). Nel Ticino ho poi finito le scuole dell’obbligo e le superiori (italiane), seguite da un tentativo universitario (francese) a Losanna, abortito con soddisfazione generale. Ho cominciato a lavorare come giornalista a Zurigo con la «Die Weltwoche», tanto per completare il pasticcio linguistico. Sono stata brevissimamente sposata (con il conte Annibale Biglione di Viarigi), non ho figli. Ho scritto sempre, e come noto pubblicato poco, in perenne stato di crisi, assorbita tra l’altro dalle vicissitudini del guadagna–pane: un lungo racconto nel 1943, Gli altri (Premio Schiller), che mi ha aperto le vie dell’emigrazione»
(da un’intervista sull’uscita di Bambine, 1990).
(da un’intervista sull’uscita di Bambine, 1990).
Alice Ceresa (Basilea 1923 - Roma 2001) nel 1950 si è trasferita dalla Svizzera a Roma, dove ha vissuto lavorando come traduttrice e consulente letteraria per Longanesi. Il suo esordio letterario avviene con La figlia prodiga (La Tartaruga 1967), cui seguirono La morte del padre (La Tartaruga 1979) e Bambine (Einaudi 1990). Nel 2007 Nottetempo ha stampato Piccolo dizionario dell'inuguaglianza femminile: una quarantina di voci che procedono da “Anima” a “Vita”, rivelando le insidie nascoste nelle parole, non solo nei confronti della donna, ma anche di tutte le creature che il linguaggio tende a squalificare. Cosí si scopre che “l’ANIMA è un organismo non soltanto invisibile, inodore, asonoro, impalpabile e insipido, ma anche razzista” e che “di femminile la SVIZZERA ha soltanto il nome”. “Per me”, scriveva la Ceresa alla sua traduttrice francese, “l’inuguaglianza femminile è ancorata nell’intera visione del mondo; ergo, se io faccio un dizionario, devo fare il giro anzitutto delle radici di quest’albero dell’inuguaglianza. Conclusione: il piccolo dizionario io non lo scrivo per le donne; lo scrivo perché va scritto”.
Tatiana Crivelli, dal 2003 titolare della cattedra di letteratura italiana all'Università di Zurigo, dal 2017 direttrice dell’Istituto di romanistica, è la prima donna ad avere ricevuto tali incarichi dalla fondazione dell’Ateneo nel 1894.
Laura Fortini insegna Letteratura italiana all'università Roma Tre e fa parte della Società Italiana delle Letterate fin dalla sua fondazione. Le sue ricerche spaziano da Ariosto, le scrittrici mistiche e le liriche del Cinquecento fino alle scrittrici del Novecento. Con Alessandra Pigliaru ha pubblicato Abbecedario della differenza. Omaggio ad Alice Ceresa (nottetempo, 2020). Dal 2018 è la Responsabile scientifica del progetto del Dipartimento di Studi umanistici di Roma Tre “Noi donne” dalla carta al Web; dal 2020 fa parte del Comitato scientifico del Centro di documentazione internazionale Alma Sabatini. Silvia Ricci Lempen nasce a Roma nel 1951, vive in Svizzera. Dottore in Filosofia, è stata giornalista e docente universitaria. Femminista e scrittrice, alla sua opera sono stati riconosciuti importanti riconoscimenti quali il Prix Michel Dentan 1992 e il Prix Schiller 1996. Annetta Ganzoni è Dottore in Filosofia. Romanista, collabora con case editrici ed è scrittrice e traduttrice. Lavora come Conservatrice dell'Archivio Svizzero di letteratura. |