
«Fu il 15 di giugno del 1767 che Cosimo Piovasco di Rondò, mio fratello, sedette per l’ultima volta in mezzo a noi». Inizia così Il barone rampante, capolavoro di Italo Calvino (di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, 1923-2023), secondo atto della Trilogia dei nostri antenati (gli altri due titoli sono Il visconte dimezzato e Il cavaliere inesistente), storia di un dodicenne e della sua ribellione contro la famiglia: il baroncino Cosimo si rifiuta di mangiare un piatto di lumache e, di fronte alle reprimende del padre, sale su un albero del parco di casa per non scenderne mai più.
A torto confinato nel perimetro della “letteratura per ragazzi”, Il barone rampante è un libro per tutti: ricco di spunti – dalla relazione con l’autorità, complessa a qualunque età, al rapporto dell’uomo con l’ambiente – è un testo “politico”, nel senso ecumenico del termine, un racconto nel quale ciascuno di noi può ritrovare sé stesso. Attraverso la figura di Biagio, fratello minore del protagonista e narratore di tutta la vicenda, Calvino ci invita inoltre a riflettere sul rapporto fra infanzia e memoria, sulla necessità di tornare, attraverso il filtro del ricordo e del racconto, all’età in cui abbiamo scritto i primi capitoli della storia delle nostre vite».
Nel centenario dedicato a Italo Calvino, approda alla Casa della Letteratura Il barone rampante, romanzo di Italo Calvino ambientato in una fiabesca Liguria di fine Settecento. Mentre si sta preparando la Rivoluzione che sconvolgerà la Francia, un ragazzino intraprende la propria personale “guerra di liberazione” dalla gabbia delle convenzioni borghesi.
Il romanzo verrà messo in scena e recitato da Max Zampetti
Massimiliano Zampetti. Nel 1993 inizia un sodalizio artistico con Luca Spadaro con cui fonda Teatro d’Emergenza. Docente di recitazione, nel 2013 vince la prima Borsa di scrittura teatrale della Svizzera Italiana promossa da DECS, Pro Helvetia e RSI-Rete Due con il testo Il silenzio è obbligatorio, allestito l’anno successivo da Teatro d’Emergenza. Collabora con diverse compagnie e teatri della Svizzera italiana tra cui LAC, Teatro Sociale, V XX ZWEETZ, Cambusa Teatro, e.s.santoro.
Lavora a film e cortometraggi tra cui: Sinestesia di Eric Bernasconi, Tutti giù di Nicolò Castelli, Giochi d’estate e Io sono Gaetano di Rolando Colla, Male non fare, paura non avere di Alberto Sansone. Da diversi anni collabora con Rete Due come lettore e attore in radiodrammi. Nel 2020 firma la sua prima regia radiofonica: Faustina di Gilberto Isella. È speaker, doppiatore, lettore di audiolibri.
A torto confinato nel perimetro della “letteratura per ragazzi”, Il barone rampante è un libro per tutti: ricco di spunti – dalla relazione con l’autorità, complessa a qualunque età, al rapporto dell’uomo con l’ambiente – è un testo “politico”, nel senso ecumenico del termine, un racconto nel quale ciascuno di noi può ritrovare sé stesso. Attraverso la figura di Biagio, fratello minore del protagonista e narratore di tutta la vicenda, Calvino ci invita inoltre a riflettere sul rapporto fra infanzia e memoria, sulla necessità di tornare, attraverso il filtro del ricordo e del racconto, all’età in cui abbiamo scritto i primi capitoli della storia delle nostre vite».
Nel centenario dedicato a Italo Calvino, approda alla Casa della Letteratura Il barone rampante, romanzo di Italo Calvino ambientato in una fiabesca Liguria di fine Settecento. Mentre si sta preparando la Rivoluzione che sconvolgerà la Francia, un ragazzino intraprende la propria personale “guerra di liberazione” dalla gabbia delle convenzioni borghesi.
Il romanzo verrà messo in scena e recitato da Max Zampetti
Massimiliano Zampetti. Nel 1993 inizia un sodalizio artistico con Luca Spadaro con cui fonda Teatro d’Emergenza. Docente di recitazione, nel 2013 vince la prima Borsa di scrittura teatrale della Svizzera Italiana promossa da DECS, Pro Helvetia e RSI-Rete Due con il testo Il silenzio è obbligatorio, allestito l’anno successivo da Teatro d’Emergenza. Collabora con diverse compagnie e teatri della Svizzera italiana tra cui LAC, Teatro Sociale, V XX ZWEETZ, Cambusa Teatro, e.s.santoro.
Lavora a film e cortometraggi tra cui: Sinestesia di Eric Bernasconi, Tutti giù di Nicolò Castelli, Giochi d’estate e Io sono Gaetano di Rolando Colla, Male non fare, paura non avere di Alberto Sansone. Da diversi anni collabora con Rete Due come lettore e attore in radiodrammi. Nel 2020 firma la sua prima regia radiofonica: Faustina di Gilberto Isella. È speaker, doppiatore, lettore di audiolibri.