IL PROGRAMMA DELLE GIORNATE: 05-07 Settembre 2023
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IV AIPI Summer School «Poesia contemporanea e società civile», 5-7 settembre 2023
La poesia nella Svizzera italiana: un incrocio di sguardi
Mattia Bettoni e Jordi Valentini per Rassegna Spaziobianco dialogano con
Tania Collani, Martina Della Casa, Pietro De Marchi, Pietro Montorfani
La poesia nella Svizzera italiana: un incrocio di sguardi
Mattia Bettoni e Jordi Valentini per Rassegna Spaziobianco dialogano con
Tania Collani, Martina Della Casa, Pietro De Marchi, Pietro Montorfani
Tania Collani è professoressa presso l'Université de Haute-Alsace. Specialista delle avanguardie (Le Merveilleux dans la prose surréaliste européenne, Hermann, 2010 e Sogno e letterature. Poetiche dell'onirismo moderno nei testi e nei manifesti del primo Novecento, FrancoAngeli 2016), si occupa di analisi e teoria della ricezione e traduzione in ambito letterario.
Martina Della Casa è docente presso l’Université de Haute-Alsace (Francia). Oltre che di poesia nella Svizzera italiana, si occupa del rapporto tra letteratura e spiritualità nel Novecento (Pasolini, Artaud, Gide, Beckett). Le sue ricerche si focalizzano anche sulla traduzione (e autotraduzione) letteraria e poetica e sulla circolazione di testi e idee in Europa, con una particolare attenzione per la storia del sublime. Recentemente ha dedicato studi critici all’opera poetica di Franco Beltrametti e di Fabiano Alborghetti.
Pietro De Marchi, nato nel 1958 a Seregno (Milano), vive a Zurigo dal 1984 e vi insegna letteratura italiana all'università. Scrive poesie e prose brevi. Per il volume di poesie e prose "Replica" ha ricevuto il Premio Schiller e un premio culturale dal Cantone di Zurigo. Tra le opere pubblicate, Con il foglio sulle ginocchia (2020), Ritratti levati dall'ombra (2013), Replica (2006), La carta delle arance (2016, Premio Gottfried Keller)
Martina Della Casa è docente presso l’Université de Haute-Alsace (Francia). Oltre che di poesia nella Svizzera italiana, si occupa del rapporto tra letteratura e spiritualità nel Novecento (Pasolini, Artaud, Gide, Beckett). Le sue ricerche si focalizzano anche sulla traduzione (e autotraduzione) letteraria e poetica e sulla circolazione di testi e idee in Europa, con una particolare attenzione per la storia del sublime. Recentemente ha dedicato studi critici all’opera poetica di Franco Beltrametti e di Fabiano Alborghetti.
Pietro De Marchi, nato nel 1958 a Seregno (Milano), vive a Zurigo dal 1984 e vi insegna letteratura italiana all'università. Scrive poesie e prose brevi. Per il volume di poesie e prose "Replica" ha ricevuto il Premio Schiller e un premio culturale dal Cantone di Zurigo. Tra le opere pubblicate, Con il foglio sulle ginocchia (2020), Ritratti levati dall'ombra (2013), Replica (2006), La carta delle arance (2016, Premio Gottfried Keller)
Pietro Montorfani (Bellinzona, 1980). Ha conseguito un dottorato in scienze storiche e filologiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed è responsabile dell’Archivio storico della Città di Lugano. Autore di saggi e monografie, con la raccoltà di poesie Di là non ancora (Moretti & Vitali, 2012) ha vinto il Premio Carducci e il Premio Schiller. Dirige la rivista «Cenobio». L’ultima pubblicazione è L’ombra del mondo (Aragno, 2020)
Jordi Valentini è nato a Lugano, nel 1994; è dottorando presso l'Università degli Studi di Torino, dove si occupa di poesia delle donne e movimenti femministi negli anni Settanta e Ottanta. Presso l'ateneo torinese è membro di GRILITS (Gruppo di ricerca su lavoro, industria, tecnologia e scienze umane). È redattore della rivista «Cenobio» e collabora con la Casa della Letteratura per la Svizzera italiana (Lugano), come co-curatore della rassegna SpazioBianco.
Mattia Bettoni si è laureato in Letteratura e filologia italiane presso l’Università di Friburgo, dove si è occupato dell’organizzazione di diversi eventi letterari, e in Lingua e letteratura italiane, con un commento a Come un’allegoria di Giorgio Caproni. Dirige, assieme a Jordi Valentini, la rassegna di poesia contemporanea Spaziobianco. Attualmente è assistente-dottorando presso l’USI, dove si occupa di poesia del secondo Novecento e, in particolare, di Caproni e Orelli.
Jordi Valentini è nato a Lugano, nel 1994; è dottorando presso l'Università degli Studi di Torino, dove si occupa di poesia delle donne e movimenti femministi negli anni Settanta e Ottanta. Presso l'ateneo torinese è membro di GRILITS (Gruppo di ricerca su lavoro, industria, tecnologia e scienze umane). È redattore della rivista «Cenobio» e collabora con la Casa della Letteratura per la Svizzera italiana (Lugano), come co-curatore della rassegna SpazioBianco.
Mattia Bettoni si è laureato in Letteratura e filologia italiane presso l’Università di Friburgo, dove si è occupato dell’organizzazione di diversi eventi letterari, e in Lingua e letteratura italiane, con un commento a Come un’allegoria di Giorgio Caproni. Dirige, assieme a Jordi Valentini, la rassegna di poesia contemporanea Spaziobianco. Attualmente è assistente-dottorando presso l’USI, dove si occupa di poesia del secondo Novecento e, in particolare, di Caproni e Orelli.