ANNULLAMENTO EVENTO
I curatori della rassegna Jordi Valentini e Mattia Bettoni, dopo quanto occorso al CSOA Molino, hanno chiesto di annullare la data prevista il 6 luglio col poeta Tommaso Di Dio.
Perseguendo -col loro programma di studio e moderazione- una poesia civile, engagé; affrontando quelle scritture (e quindi autori) che si concentrano sulle fasce più deboli o temi che prendono di petto le realtà seconde o più basse, hanno deciso di annullare la data prevista come atto di coerenza verso quanto affrontano e in sostegno -appunto- di una realtà seconda che recepiscono come trattata ingiustamente quale il CSOA Il Molino. |
Tommaso Di Dio ci propone così una poesia che è “poesia di pensiero”, che procede per illuminazioni senza mai lasciar cadere il filo della riflessione intrapresa. Il tema sottostante è quello della possibilità/capacità della mente poetica di porre domande legittime, domande essenziali e fondate, di interrogare la realtà della mente che si pone di fronte al mondo. E la domanda centrale che Di Dio si pone, dal punto di vista della sua poetica, è forse quella della necessità di produrre forme di sconfinamento del pensiero, di tendere l’orecchio della mentre al di là delle apparenze. Ma non per costruire sistemi compiuti ormai inutili e superati, per abbracciare una totalità inaccessibile, quanto proprio gustarsi il viaggio, per assaporare la vertigine dell’oltrepassamento stesso.
(Stefano Vitale)
(Stefano Vitale)
Lo SPAZIOBIANCO è lo spazio del foglio che è attorno alla poesia, il non detto, ciò che è ancora da dire, che va scoperto o che deve restare celato: è ciò che non è ancora contenuto dalla pagina o è da leggersi tra le righe. Uno spazio aperto, abitabile, in divenire. SPAZIOBIANCO è la rassegna di poesia curata da Jordi Valentini e Mattia Bettoni: ospiterà sia poeti contemporanei viventi che poetiche a noi più lontane (per tempo o per cultura di provenienza).
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Tommaso Di Dio (1982), vive e lavora a Milano. È autore della raccolta di poesie Favole, Transeuropa, 2009, con la prefazione di Mario Benedetti. È giurato, per la sezione under 40, del premio letterario Premio Castello di Villalta Poesia. Nel 2014 ha pubblicato il saggio Omologia e totalità, Un percorso sulla nozione di differenza tra la biologia e l’arte di Barnett Newman nella raccolta Prospettive della differenza, Lubrina editore, a cura di Carlo Sini, insieme al quale, dal 2015, è membro del comitato scientifico della laboratorio di filosofia e cultura Mechrì. Nel 2014, esce il suo libro di poesie Tua e di tutti, Lietocolle, in collaborazione con Pordenonelegge, tradotto in francese da Joëlle Gardes per Recours au poème éditeurs. Nel 2015 pubblica la plaquette Per il lavoro del principio, nata all’interno del progetto Le parole necessarie, in collaborazione con Il Centro di Poesia Contemporanea di Bologna e l’Ospedale Sant’Orsola. Nel 2017 è stata pubblicata in tiratura limitata la breve raccolta Alla fine delle favole, Origini edizioni, Livorno. Nello stesso anno, pubblica il saggio Nel labirinto del ritorno. La parola poetica e il ritmo, nella rivista «Il Pensiero» a cura di Massimo Donà. È di prossima pubblicazione, per Ibis Edizioni, la sua traduzione di La primavera e tutto il resto del poeta americano W.C. Williams. Nel 2018 è tra i fondatori della rivista di poesia e arte Ultima, in cui ha pubblicato la plaquette World Wide Whatsapp crash. Nell’autunno del 2019 ha scritto una Prefazione alla riedizione del libro di Vittorio Sereni, Il musicante di Saint-Merry, edita da il Saggiatore. Nel 2020 è stato pubblicato il suo nuovo libro di poesie per l’editore Interlinea: Verso le stelle glaciali.
Jordi VALENTINI è nato a Lugano, nel 1994; è dottore di ricerca presso l'Università degli Studi di Torino, dove si occupa di poesia e militanza negli anni Settanta. Si interessa principalmente di poesia del secondo Novecento e di critica delle varianti. Attualmente è redattore della rivista «Cenobio» e collabora con la Casa della Letteratura per la Svizzera italiana (Lugano), come co-curatore della rassegna SpazioBianco.
Mattia BETTONI è nato a Lugano nel 1995. Si laurea nel luglio del 2018 in Letteratura e filologia italiane presso l’Università degli studi di Friburgo dove è stato per due anni presidente del Comitato degli studenti di Italiano occupandosi dell’organizzazione di diversi eventi letterari. A dicembre del 2020 consegue il Master in Lingua, Letteratura e Civiltà italiane presso l’Università della Svizzera italiana laureandosi con un commento a Come un’allegoria di Giorgio Caproni. Dirige, assieme a Jordi Valentini, la rassegna di poesia contemporanea della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana chiamata SPAZIOBIANCO. Al momento sta redigendo un progetto di dottorato dedicato all’opera poetica di Giovanni Orelli.
Jordi VALENTINI è nato a Lugano, nel 1994; è dottore di ricerca presso l'Università degli Studi di Torino, dove si occupa di poesia e militanza negli anni Settanta. Si interessa principalmente di poesia del secondo Novecento e di critica delle varianti. Attualmente è redattore della rivista «Cenobio» e collabora con la Casa della Letteratura per la Svizzera italiana (Lugano), come co-curatore della rassegna SpazioBianco.
Mattia BETTONI è nato a Lugano nel 1995. Si laurea nel luglio del 2018 in Letteratura e filologia italiane presso l’Università degli studi di Friburgo dove è stato per due anni presidente del Comitato degli studenti di Italiano occupandosi dell’organizzazione di diversi eventi letterari. A dicembre del 2020 consegue il Master in Lingua, Letteratura e Civiltà italiane presso l’Università della Svizzera italiana laureandosi con un commento a Come un’allegoria di Giorgio Caproni. Dirige, assieme a Jordi Valentini, la rassegna di poesia contemporanea della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana chiamata SPAZIOBIANCO. Al momento sta redigendo un progetto di dottorato dedicato all’opera poetica di Giovanni Orelli.