Il 2020 è stato l'anno che ha sconvolto il mondo. Il 2021 ne vede ancora gli strascichi. Covid, pandemia, lockdown sono le aliene terminologie diventate di dominio pubblico. Il metro di giudizio sulla realtà è cambiato; istituzioni, economia, la gente comune, tutti chiedono risposte e sollevano domande; sull'emergenza sanitaria tanto si riflette quanto si critica. La vita e gli stili di vita sono cambiati e altrettanto lo sono le relazioni personali, lavorative, la fruizione delle informazioni e dei servizi, le possibilità (o i modi) di fruire della cultura ma soprattuto del tempo.
Francesco M. Cataluccio, chiuso nella sua casa a Milano, osserva l'Italia nei mesi di quarantena, traendone In occasione dell'epidemia (Edizioni Casagrande, 2020)
Guenda Bernegger per la Rivista delle Medical Humanities firma Fratture e frammenti.
In Svizzera tedesca vengono pubblicate due corpose antologie, opere collettanee dove ogni scrittore -da ogni regione linguistica della Svizzera- porta un proprio scritto a tema. Ruth Gantert racconterà i testi di Anna Felder e Fabio Pusterla da lei tradotti per Schwellenzeit (Midas Verlag, 2020) mentre Laura Di Corcia esporrà la riflessione apparsa in Die Zäsur Beobachtungen und Bedenken in Zeiten der Pandemie (Der Gesunde Menschen Versand, 2020)
Se è possibile scrivere della nuova peste, quali sono le parole e i toni? quali le voci, le scelte, gli approcci, gli sguardi? da dove si parte?
Guenda Bernegger per la Rivista delle Medical Humanities firma Fratture e frammenti.
In Svizzera tedesca vengono pubblicate due corpose antologie, opere collettanee dove ogni scrittore -da ogni regione linguistica della Svizzera- porta un proprio scritto a tema. Ruth Gantert racconterà i testi di Anna Felder e Fabio Pusterla da lei tradotti per Schwellenzeit (Midas Verlag, 2020) mentre Laura Di Corcia esporrà la riflessione apparsa in Die Zäsur Beobachtungen und Bedenken in Zeiten der Pandemie (Der Gesunde Menschen Versand, 2020)
Se è possibile scrivere della nuova peste, quali sono le parole e i toni? quali le voci, le scelte, gli approcci, gli sguardi? da dove si parte?
Guenda Bernegger è nata a Lugano, Svizzera. Ha studiato filosofia a Losanna e Berlino. Ha conseguito un Master in Medical Humanities presso l'Università dell'Insubria e un Master in Teatro sociale e di comunità presso l'Università di Torino. Attualmente insegna etica e svolge attività di ricerca presso il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). È inoltre caporedattrice della rivista per le Medical Humanities (www.rivista-rmh.ch), edita dall'Ente ospedaliero cantonale del Cantone Ticino, Svizzera, e presidente della Società svizzera di filosofia. È vice-responsabile dell'Institut für Sozialästhetik und psychische Gesundheit della Sigmund Freud Universität di Berlino. Ha ottenuto il sostegno del Fondo Nazionale Svizzero, dell'Accademia Svizzera delle Scienze Mediche e del Cantone Ticino per condurre ricerche nel campo dell'antropologia medica, della medicina narrativa e delle Medical Humanities. Ha dato vita al progetto collettivo «Casa Corti», per la tutela e lo sviluppo culturale della villa di Maria Corti in Valle Intelvi.
Francesco M. Cataluccio. Ha studiato filosofia e letteratura a Firenze e Varsavia. Dal 1989 ha lavorato nell’editoria e oggi si occupa dei programmi culturali dei Frigoriferi Milanesi. Tra le sue pubblicazioni: Immaturità. La malattia del nostro tempo (Einaudi 2004; nuova ed. ampliata: 2014); Vado a vedere se di là è meglio (Sellerio 2010); Che fine faranno i libri? (Nottetempo 2010); Chernobyl (Sellerio 2011); L’ambaradan delle quisquiglie (Sellerio 2012); La memoria degli Uffizi (Sellerio 2013). Del 2020 è In occasione della pandemia (edizioni Casagrande)
Laura Di Corcia, nata nel 1982. Si è laureata in lettere moderne all’Università di Milano. Lavora come autrice e giornalista culturale per diverse testate. Ha pubblicato In tutte le direzioni (LietoColle, 2018), Epica dello spreco (Dot.com Press Poesia, 2015), Vita quasi vera di Giancarlo Majorino (La Vita Felice, 2014)
Ruth Gantert è nata nel 1967 a Zurigo. Ha studiato lettere alle Università di Zurigo, Parigi e Pisa. È stata assistente e docente all'Università di Zurigo (1998-2004), insegnante di liceo e docente di letteratura francese all'Alta scuola pedagogica di San Gallo (2002-2012). Oggi è direttrice artistica del Service de Presse suisse, redattrice responsabile della rivista letteraria trilingue Viceversa e del sito www.viceversaletteratura.ch e traduttrice (tra gli altri di Frédéric Pajak, Gran Premio svizzero di letteratura 2021). E anche direttrice della Fondazione Casa Atelier Bedigliora (www.fcab.ch).
Francesco M. Cataluccio. Ha studiato filosofia e letteratura a Firenze e Varsavia. Dal 1989 ha lavorato nell’editoria e oggi si occupa dei programmi culturali dei Frigoriferi Milanesi. Tra le sue pubblicazioni: Immaturità. La malattia del nostro tempo (Einaudi 2004; nuova ed. ampliata: 2014); Vado a vedere se di là è meglio (Sellerio 2010); Che fine faranno i libri? (Nottetempo 2010); Chernobyl (Sellerio 2011); L’ambaradan delle quisquiglie (Sellerio 2012); La memoria degli Uffizi (Sellerio 2013). Del 2020 è In occasione della pandemia (edizioni Casagrande)
Laura Di Corcia, nata nel 1982. Si è laureata in lettere moderne all’Università di Milano. Lavora come autrice e giornalista culturale per diverse testate. Ha pubblicato In tutte le direzioni (LietoColle, 2018), Epica dello spreco (Dot.com Press Poesia, 2015), Vita quasi vera di Giancarlo Majorino (La Vita Felice, 2014)
Ruth Gantert è nata nel 1967 a Zurigo. Ha studiato lettere alle Università di Zurigo, Parigi e Pisa. È stata assistente e docente all'Università di Zurigo (1998-2004), insegnante di liceo e docente di letteratura francese all'Alta scuola pedagogica di San Gallo (2002-2012). Oggi è direttrice artistica del Service de Presse suisse, redattrice responsabile della rivista letteraria trilingue Viceversa e del sito www.viceversaletteratura.ch e traduttrice (tra gli altri di Frédéric Pajak, Gran Premio svizzero di letteratura 2021). E anche direttrice della Fondazione Casa Atelier Bedigliora (www.fcab.ch).