obbligatorio indossare la mascherina durante l'intero incontro
giovedì 24
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Programmazione della Casa della Letteratura
La pace degli alveari Alice Rivaz riletta da Markus Hediger e Sabrina Campolongo. Letture di Jasmin Mattei |
“Per me Alice Rivaz è una vera sorella di femminismo”
Annie Ernaux
Annie Ernaux

Singolare destino, quello di Alice Rivaz: singolare il suo destino di donna e ancor più quello di scrittrice. Una vita lunghissima, che attraversa tutto il Novecento, quasi interamente trascorsa sulle rive del lago Lemano, tra Losanna e Ginevra, divisa tra il lavoro accanito presso una grande istituzione cosmopolita come il Bureau International du Travail e l'urgenza della scrittura, più volte intrapresa e interrotta, in sofferto equilibrio tra l'apparente obbedienza a profondissimi legami familiari e la trasgressione di una libertà interiore e personale ostinatamente coltivata.
Un intreccio complesso, di straordinaria ricchezza, eppure celato sotto una quotidiana normalità, che riassume in sé i molteplici aspetti del travaglio della condizione femminile e ne rivela inedite sfaccettature. Un'opera forte e innovativa che ha saputo svilupparsi nonostante impedimenti e difficoltà, alla quale è oggi finalmente riconosciuto, dopo anni d'oblio, il ruolo di rilievo che le compete nella letteratura e nella cultura europee del nostro secolo.
Ma se in Svizzera e in Germania la sua fama è ormai consolidata, in Italia Alice Rivaz è una figura ancora tutta da scoprire: era davvero tempo che le sue opere, in passato pubblicate da prestigiosi editori francesi come Julliard, Gallimard e Corti, fossero tradotte anche da noi. Purtroppo la Grande Dame della letteratura romanda non ha potuto vedere i primi volumi dell'edizione italiana, usciti tre mesi dopo la sua scomparsa, avvenuta a Ginevra il 27 febbraio 1998, nella casa di riposo dove da qualche anno si era ritirata.
Un intreccio complesso, di straordinaria ricchezza, eppure celato sotto una quotidiana normalità, che riassume in sé i molteplici aspetti del travaglio della condizione femminile e ne rivela inedite sfaccettature. Un'opera forte e innovativa che ha saputo svilupparsi nonostante impedimenti e difficoltà, alla quale è oggi finalmente riconosciuto, dopo anni d'oblio, il ruolo di rilievo che le compete nella letteratura e nella cultura europee del nostro secolo.
Ma se in Svizzera e in Germania la sua fama è ormai consolidata, in Italia Alice Rivaz è una figura ancora tutta da scoprire: era davvero tempo che le sue opere, in passato pubblicate da prestigiosi editori francesi come Julliard, Gallimard e Corti, fossero tradotte anche da noi. Purtroppo la Grande Dame della letteratura romanda non ha potuto vedere i primi volumi dell'edizione italiana, usciti tre mesi dopo la sua scomparsa, avvenuta a Ginevra il 27 febbraio 1998, nella casa di riposo dove da qualche anno si era ritirata.
Il servizio della RSI, programma Turné
L’opera di Alice Rivaz (Rovray 1901 - Ginevra 1998) anticipa le tematiche che saranno poi sviluppate dai movimenti femministi internazionali, ma, influenzata dalle idee politiche del padre socialista, Alice Rivaz non ha trascurato altre categorie di emarginati, affrontando anche argomenti considerati tabù, come l’omosessualità e l’antisemitismo. La pace degli alveari, pubblicato nel 1947, ha ricevuto all’epoca un’accoglienza piuttosto tiepida a causa del suo approccio particolarmente sovversivo. Ristampato nel 1970 e premiato come Libro del mese a Losanna, ha innescato la riscoperta di Alice Rivaz, ponendola a ragione tra le pioniere del pensiero femminista europeo.
Markus Hediger è poeta e traduttore. Poeta schivo e riservato, esordisce nel 1996 con Ne retournez pas la pierre cui segue En deçà de la lumière nel 2009. Ha rappresentato la Svizzera all'International Poetry Festival di Rosario (Argentina) nel 2001; all'International Poetry Festival di Medellin (Colombia) nel 2014 e all'Internation Poetry Festival di Lima (Perù) nel 2016. Nel 2015 esce una antologia che raccoglie anni di scrittura per le Edizioni Ulivo dal titolo Vattene. Dimentica (Scelta e traduzione dal francese di Alberto Panaro e Grazia Regoli - Prefazione di Fabio Pusterla). Ha tradotto in tedesco numerosi libri di Alice Rivaz che Markus ha conosciuto e frequentato per molto tempo.
Sabrina Campolongo, scrittrice e traduttrice, ha pubblicato i romanzi Ciò che non siamo (Paginauno, 2016) e Emma B (Paginauno, 2018). Il suo prossimo romanzo (Il figlio) sarà in libreria a febbraio 2020. Ha tradotto e curato, tra altre, opere di Francis Scott Fitzgerald, Thomas Wolfe, Alice Rivaz, Christine Dwyer Hickey e Jean-Baptiste Del Amo. Tiene corsi di traduzione letteraria e di scrittura creativa. Vive a Monza.
Jasmin Mattei. Da bambina usa i ponti sulla Maggia come palcoscenico segreto dove ripetere le battute dei suoi personaggi preferiti, inseguendo il suo sogno si trasferisce a Firenze per studiare alla Bottega dell’Attore, balla il tango e prosegue gli studi all’Universität für Musik und darstellende Kunst a Graz in Austria. Sino ad oggi ha partecipato a più di una dozzina di film, tre soltanto nel 2019, recitato nella compagnia stabile del Volkstheater di Rostock e insieme a gruppi e compagnie della Svizzera italiana.