L’Archivio Diversità Cognitiva ha lo scopo di raccogliere e conservare le opere di persone con disabilità cognitiva. Vuole raccontare la vita delle persone con disabilità cognitiva attraverso i loro scritti, i loro disegni, le loro fotografie e le registrazioni delle loro parole.
Grazie all’Archivio, queste opere possono essere conosciute da molte persone e non vengono dimenticate.
«Vivendo con mio figlio ho scoperto davvero il valore della diversità», racconta Graziano Terrani, giornalista, papà di una “persona più sensibile rispetto alla media” di nome Gianmaria. Sensibile nel senso di fragile, ma soprattutto in senso artistico: Gianmaria è curioso e generoso, attento e sincero, riflessivo e incapace di ipocrisia.
«Le persone come mio figlio sono diversamente normali», prosegue Graziano. «È lo sguardo che si posa su di loro che le rende normali o diverse. Loro sono come sono, cioè come tutti noi esseri umani: unici e irripetibili. E per essere unici bisogna essere diversi... Mia moglie e io abbiamo sempre trattato Gianmaria come avremmo trattato ogni bambino. Abbiamo cercato di dare il giusto valore ai segnali che esprimeva, ai suoi desideri e alle sue inclinazioni. Poi facevamo anche tutte quelle attività che piacevano a noi, per esempio andavamo molto a teatro, alle mostre, ai concerti. E lui, sempre, se veniva colpito da ciò che vedeva scriveva delle lettere agli artisti, in cui mandava loro le sue riflessioni su ciò che aveva visto».
Graziano Terrani è stato per molti anni giornalista alla RSI. Nel 2020 fonda, assieme a diverse persone sensibili al tema, l'Associzione Archivio Diversità Cognitive.
Matteo Terzaghi è autore e lavora presso le Edizioni Casagrande. Tra le pubblicazioni si ricordano La terra e il suo satellite (Quodlibet, 2019), La gag del cappello (2015), Ufficio proiezioni luminose (Quodlibet, 2013), Il merito del linguaggio (Casagrande, 2006). . È tradotto in diverse lingue e d è stato insignito di numerosi premi, tra cui, nel 2014, il Premio svizzero di letteratura. È tra i fondatori e i redattori della rivista di letteratura e traduzione specimen.press.
Grazie all’Archivio, queste opere possono essere conosciute da molte persone e non vengono dimenticate.
«Vivendo con mio figlio ho scoperto davvero il valore della diversità», racconta Graziano Terrani, giornalista, papà di una “persona più sensibile rispetto alla media” di nome Gianmaria. Sensibile nel senso di fragile, ma soprattutto in senso artistico: Gianmaria è curioso e generoso, attento e sincero, riflessivo e incapace di ipocrisia.
«Le persone come mio figlio sono diversamente normali», prosegue Graziano. «È lo sguardo che si posa su di loro che le rende normali o diverse. Loro sono come sono, cioè come tutti noi esseri umani: unici e irripetibili. E per essere unici bisogna essere diversi... Mia moglie e io abbiamo sempre trattato Gianmaria come avremmo trattato ogni bambino. Abbiamo cercato di dare il giusto valore ai segnali che esprimeva, ai suoi desideri e alle sue inclinazioni. Poi facevamo anche tutte quelle attività che piacevano a noi, per esempio andavamo molto a teatro, alle mostre, ai concerti. E lui, sempre, se veniva colpito da ciò che vedeva scriveva delle lettere agli artisti, in cui mandava loro le sue riflessioni su ciò che aveva visto».
Graziano Terrani è stato per molti anni giornalista alla RSI. Nel 2020 fonda, assieme a diverse persone sensibili al tema, l'Associzione Archivio Diversità Cognitive.
Matteo Terzaghi è autore e lavora presso le Edizioni Casagrande. Tra le pubblicazioni si ricordano La terra e il suo satellite (Quodlibet, 2019), La gag del cappello (2015), Ufficio proiezioni luminose (Quodlibet, 2013), Il merito del linguaggio (Casagrande, 2006). . È tradotto in diverse lingue e d è stato insignito di numerosi premi, tra cui, nel 2014, il Premio svizzero di letteratura. È tra i fondatori e i redattori della rivista di letteratura e traduzione specimen.press.